Torna il Decreto Crescita: calciomercato stravolto in Serie A

Il calciomercato della Serie A è nuovamente stravolto dal Decreto Crescita, che ha aiutato i club italiani negli ultimi anni

La Serie A è ovviamente uno dei campionati più importanti del mondo. Però non riesce a stare al passo di Liga e Premier League Bundesliga, quantomeno per i risultati in Champions League.

Serie A, di nuovo il Decreto Crescita
Mercato stravolto in Serie A (LaPresse) Astrogoal.it

L’exploit dell’anno scorso sembra solo un lontano ricordo, soprattutto dopo l’eliminazione di Napoli, Lazio, Inter e Milan dalla competizione di quest’anno. La sensazione è che il livello generale sia più da Europa League e infatti è proprio nella seconda coppa che sono arrivate le maggiori soddisfazioni.

Negli ultimi anni, i club italiani hanno potuto godere del Decreto Crescita, agevolazione nata durante il governo Conte I, con la Serie A che ha saputo approfittarne per impostare i rinnovi di contratto dei campioni e ingaggiare vari top player. Con il governo Meloni, però, la norma è cambiata radicalmente.

Se al 31 dicembre 2023 per i tesserati arrivati in Italia si mantengono i vantaggi fiscali, il discorso cambia quando si guarda ai giocatori arrivati dal 1° gennaio 2024 in poi. Una situazione che chiaramente cambia e diventa più intricata se si considerano i ‘paletti’ da rispettare.

Serie A, la situazione del Decreto Crescita

‘La Repubblica’ ha offerto un’ampia analisi a riguardo, sottolineando come i club italiani e la Lega Serie A siano al lavoro per capire se il Decreto Crescita in alcuni punti è ancora sfruttabile. Secondo i tributaristi interpellati, adesso è necessario un titolo di studio, almeno la laurea triennale. Poi c’è un paletto di 600 mila euro, da non superare per usufruire del Decreto Crescita – praticamente impossibile se si tratta di giocatori di medio-alta fascia -.

Serie A, di nuovo il Decreto Crescita
La Serie A studia il Decreto Crescita per eventuali agevolazioni (LaPresse) Astrogoal.it

E’ proprio qui che può esserci una via di fuga per i club italiani: se il lavoratore si trasferisce in Italia con un figlio minorenne o se nasce un figlio, o in caso di adozione di un minore, si ha diritto a un’agevolazione fiscale del 60%. Mentre c’è anche un ‘nodo immobiliare’: ci sono agevolazioni per chi ha acquistato una casa in Italia entro il 31 dicembre 2023 (per residenza principale) con trasferimento nel 2024 anche della residenza anagrafica.

Insomma, non resta che attendere per capire se i club della Serie A avranno qualche margine di manovra e soprattutto in che quantità. Gli esperti sono già stati interpellati, i presidenti vogliono continuare a ricevere delle agevolazioni fiscali per acquistare giocatori forti dall’estero e rinforzare le squadre.

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